Non è solo con l’intelligenza e il ragionamento logico che si ha successo nell’apprendimento, un ruolo altrettanto importante è svolto dalle emozioni. Le emozioni infatti sono alla base del comportamento individuale e sociale e anche l’apprendimento ne è condizionato.
Molti studenti con Disturbi Specifici Dell’Apprendimento (DSA), infatti, proprio per gli effetti della loro specificità, durante il percorso scolastico, incorrono in ripetute esperienze negative e frustranti, si percepiscono diversi dagli altri con il rischio di disagio psicologico e di dispersione scolastica.
Gli studi sull’intelligenza emotiva sono incoraggianti: i bambini che imparano a gestire le proprie emozioni e a controllare i propri istinti tollerano meglio le situazioni stressanti e sono in grado di sviluppare relazioni positive con la famiglia e gli amici; ottengono inoltre più successi a scuola, a lavoro e nella vita*.
Il seminario si articolerà seguendo una breve introduzione sulle definizioni dei disturbi specifici dell’apprendimento e l’iter legislativo per evidenziare l’importanza dell’individuazione di un bisogno e di un coerente intervento, si prenderanno in esame gli aspetti emotivi implicati nelle difficoltà di apprendimento e i presupposti teorici dell’ intelligenza emotiva. In particolare verrà esposta l’esperienza del trattamento attraverso il software “Sviluppare l’intelligenza emotiva” (D’Amico e De Caro, 2008), inserito all’interno di un’attività di screening svolto in una scuola primaria del nostro territorio; si tratta di un programma multimediale per bambini e preadolescenti (8-14), mirato alla valutazione ed al potenziamento dell’IE (Intelligenza Emotiva). Il programma si compone di una sezione di assessment e una di training, finalizzate alla valutazione e al potenziamento delle abilità di intelligenza emotiva, secondo il modello di Mayer e Salovey (1997).
L’obiettivo dello screening e del trattamento, che verrà esposto, è stato di evidenziare le difficoltà manifestate dagli alunni nell’apprendimento e le possibili interferenze tra le abilità sottese nell’apprendimento e l’intelligenza emotiva, inoltre si è voluta verificare l’efficacia del potenziamento emotivo sulla base dell’ipotesi che le difficoltà di apprendimento e successo scolastico sono strettamente correlate. Lo screening fa uso di prove standardizzate; si rivolge ad un ampio campione; il suo fine, è operare un cambiamento interno alla scuola stessa. Uno screening svolto non per diagnosticare problemi ed etichettare alunni, sollevando così l’istituzione da ogni responsabilità ma, che la investe chiedendole di rivedere il suo approccio didattico nei confronti di tutti gli alunni, di progettare interventi didattici personalizzati e calati nella realtà in cui si opera. Il potenziamento, attraverso il training “Sviluppare l’Intelligenza Emotiva” è stato svolto in classe attraverso l’uso delle nuove tecnologie, LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), i punteggi “in salita” del re-test hanno dato conferma dell’efficacia.
Il lavoro d’individuazione precoce dei soggetti che possono essere definiti “a rischio” ha avuto la finalità di limitare la probabilità di un loro insuccesso scolastico avviando interventi di tipo educativo mirati e specifici. Secondo i presupposti della ricerca-azione la sola attenzione posta sugli alunni è già indice di miglioramento. Basterebbe la sola “presa in carico” per ottenere miglioramenti e ridare all’alunno maggiore fiducia nelle proprie possibilità e aumentare l’autostima. In questa direzione è molto importante la formazione dei docenti poiché attualmente un limite della scuola è non riuscire a concettualizzare la natura dei DSA e di conseguenza non riuscire ad includere nelle scelte organizzative e didattiche i bisogni di questi alunni.
* Elias & Weisberg (2000)
Il seminario si terrà sabato 9 aprile alle ore 16:00 presso la sede dell’Associazione MetaINTELLIGENZE ONLUS in Via Gaetano Maria Pernice 5 Palermo.
La partecipazione al seminario è gratuita e richiede la registrazione all’evento.
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