La psicologa Carol Dweck (Stanford University ) qualche anno fa condusse un esperimento con dei bambini, ai quali propose alcuni problemi da risolvere (tratti da test di intelligenza).
Al termine, ad alcuni di essi , la dottoressa espresse apprezzamenti per la loro spiccata intelligenza (bravo sei proprio portato a risolvere questi problemi, sei molto intelligente, etc), mentre ad altri elogiò il loro impegno (complimenti ti sei davvero impegnato).
Cosa ottenne?
I bambini apprezzati per le loro abilità mostrarono un declino della performance del 20%. I bambini lodati per l’impegno, invece, aumentarono il proprio punteggio del 30%.
Non solo…
I bambini “elogiati per le abilità”, successivamente, scelsero problemi da risolvere più semplici mostrando meno fiducia nelle proprie capacità, mentre i bambini “elogiati per l’ impegno” si cimentarono, senza timore, in sfide più complesse.
Che cosa significa?
Non tutti gli incentivi accrescono la motivazione.
Lodare un bambino per le proprie abilità, competenze o conoscenze possedute spesso diminuisce la motivazione ad apprendere, mentre lodare l’impegno (strategico) induce maggiore perseveranza durante l’apprendimento scolastico e risultati migliori.
L’autrice aggiunge: “Quando bambini e ragazzi imparano a fare qualcosa di nuovo, congratuliamoci semplicemente per il lavoro svolto…”