L’esperienza di MetaLabs e MetaCampus
Negli ultimi anni l’apprendimento cooperativo si sta diffondendo come pratica educativa sia in ambito scolastico sia extrascolastico.
Numerosi studi hanno dimostrato che con l’apprendimento cooperativo gli studenti ottengono una più approfondita acquisizione di contenuti e abilità e, nello stesso tempo, un incremento significativo delle competenze sociali e dell’autostima (Felder, 1995; Variale e al. 1997; Jennings,1998; Cardellini e Felder 1999). I gruppi di apprendimento cooperativo richiedono che i partecipanti siano coinvolti attivamente nelle attività per raggiungere degli obiettivi di gruppo, superando l’ottica individualista dell’apprendimento tradizionale. Si assiste a un ribaltamento dei ruoli tra discente ed educatore. Quest’ultimo si limita a proporre degli stimoli strutturati e degli spunti di riflessione, in maniera non direttiva, inducendo i partecipanti a un apprendimento per scoperta più motivante e più stabile. Il gruppo dei pari assume un ruolo rilevante nel percorso formativo. I partecipanti imparano a individuare diversi punti di vista, giustificare le proprie ipotesi e trovare soluzioni frutto del confronto tra diverse opinioni e a valutare il proprio operato, confrontando il risultato ottenuto con quello atteso sulla base degli obiettivi prefissati (problem solving). Un importante compito del conduttore del gruppo è insegnare ai partecipanti a gestire il confronto tra diverse opinioni. I gruppi di apprendimento cooperativo agevolano, pertanto, il confronto con l’altro, l’interiorizzazione delle norme, l’autonomia e riducono la necessità di supervisione incrementando le competenze relazionali e predisponendo all’uso del problem solving.
Le attività laboratoriali creano le condizioni ottimali per un apprendimento basato sull’esperienza concreta e sulla circolarità delle relazioni.
Esse sono un’occasione di crescita che investe sia il versante cognitivo sia quello emotivo-relazionale ed hanno un elevato potenziale educativo.
La promozione di tali attività, pertanto, risponde all’esigenza di potenziare la prevenzione primaria.
Le attività laboratoriali che proponiamo, infatti, sono pensate per potenziare abilità e competenze sia di bambini e ragazzi con specifiche difficoltà di apprendimento, cognitive e relazionali sia come mezzo di prevenzione. I nostri laboratori sono stati progettati come occasioni di apprendimento per il potenziamento delle competenze cognitive ed emotivo-relazionali all’interno gruppi di apprendimento cooperativo mediante l’impiego di una metodologia basata essenzialmente sul problem solving.
Il seminario si pone l’obiettivo di spiegare i principi base su cui si fonda la realizzazione dei laboratori organizzati da Metaintelligenze e nello specifico di descrivere l’organizzazione del Campus che inizierà a Giugno.
La specificità del nostro Campus riguarda l’integrazione di alcuni dei nostri laboratori con le attività ludiche normalmente presenti nei campus estivi. Sarà fornita anche nel dettaglio la descrizione degli obiettivi e della metodologia di alcuni di essi (robotica educativa, ceramica, laboratorio sulle emozioni, canto, drammatizzazione, psicomotricità, giochi per il potenziamento della memoria e del linguaggio, ecc.)
A seguito del seminario della Dott.ssa Daniela Lo Cascio saranno presentati dalla Dott.ssa Teresa Guastaferro e dal Dott.re Domenico Guastella e alcune attività laboratoriali proposte da Metaintelligenze.
Il seminario si terrà sabato 28 maggio presso la sede dell’Associazione MetaINTELLIGENZE ONLUS in Via Gaetano Maria Pernice 5 Palermo.
La partecipazione al seminario è gratuita e richiede la registrazione all’evento
Riferimenti Bibliografici
L. Cardellini e R.M. Felder (1999), “L’apprendimento cooperativo: un metodo per
migliorare la preparazione e l’acquisizione di abilità cognitive negli studenti”, in La chimica nella scuola, 21(1), 18–25
R.M. Felder (1995), “A Longitudinal Study of Engineering Student Performance and Retention. IV.
Instructional Methods and Student Responses to Them,” in J. Engr. Education, 1995, 84, 361;
C.M. Jennings (1998), “L’approccio vygotskiano all’apprendimento
cooperativo”, in L. Dixon-Krauss, (Ed.), Vygotskij nella classe, Erickson: Trento, 1998, p.
112.
C. Variale, T. Baiano, G. Garibba, R. Orlando (1997), “Il “Cooperative learning”: un metodo per l’apprendimento disciplinare e per l’educazione del sentimento sociale, in Rivista di Psicologia Individuale, n. 41: 47-54
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